Saturday, January 20, 2007

Sortie

In fondo a quel tunnel Alice sapeva che avrebbe trovato qualcosa. Aveva deciso di evitare accuratamente le indicazioni e seguire un po' quello che le diceva la testa, il fiuto.

Camminava lentamente, misurando bene i passi. Il buio attorno a lei si stava facendo più pesante e opprimente mano a mano che si allontanava dal percorso segnato. Sentiva gocciolare qualcosa, a tratti, verso la sua sinistra, e per terra senz'altro doveva esserci del bagnato. Ma quel puntino luminoso in fondo allo scavo l'attirava troppo per farsi scoraggiare da simili segnali.

Ora era completamente buio. Alice si girò, per vedere se era possibile localizzare ancora la direzione da cui era venuta. Vide dietro di sè, in lontananza, un'ombra blu. Doveva essere la fermata della metropolitana dalla quale era partita. Avrebbe potuto ignorare quell'insolito cartello blu, certo. Avrebbe potuto proseguire, seguendo la folla, quegli automi che entravano e uscivano, entravano e uscivano e camminavano, e salivano e scendevano e si facevano caricare sui convogli e poi ne uscivano nuovamente.

Avrebbe potuto fare così, ma ora che la luce era sempre più vicina sentiva quel brivido, quella sicurezza di essere nel posto giusto al momento giusto, e in questi casi i pentimenti sono inutili pesi - e dio solo sa quanto lei bramasse la leggerezza dell'incoscenza.

Mano a mano che la luce si avvicinava iniziò a sentire come dei suoni provenire da quella luce. Ora poteva capire verso cosa stava andando: una porta, una porticina illuminata da una lampadina verde. E dietro di essa strani rumori, voci lontane e vicine, scalpiccio di piedi affrettati.

Esitò un attimo. Dietro di lei il buio e il silenzio si facevano quasi oppressivi. Girò il pomolo ed aprì.

Sommersa di luce, rimase immobile, quasi accecata: era arrivata alla fermata successiva.

Sortie

11 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ehilà! da flickr sn finita qui! bello il tuo blog!!! in questi giorni ci torno cn calma...eh eh eh!
passa da me se ti va! http://celali3.spaces.live.com/

2:41 PM  
Anonymous Anonymous said...

un disegno così dettagliato e particolare...
quanto non vorrei essere nella situazione di Alice... ;)
un abbraccio virtuale di rimando ^_^

3:11 PM  
Anonymous Anonymous said...

sono davvero colpito... spero che aggiornerai più spesso d'ora in poi!
Ciao!

www.due2.splinder.com

6:53 PM  
Anonymous Anonymous said...

Io vorrei sapere come fai a collegare così bene testo e foto , ogni volta che passo per i tuoi blog resto a bocca aperta :O
In questi giorni mi sento un pò Alice , vediamo se troverò anche io un pò di luce.
Un bacione !!!

8:23 PM  
Anonymous Anonymous said...

holaaaa ... finally :)

besos

1:11 PM  
Blogger Henry said...

come a dire...si scappa da una realta' per trovarsi dentro alla stessa(qualche fermata piu' in la)...
pessimismo cosmico?

8:05 AM  
Blogger andrea said...

più sotterraneo che altro...

4:42 PM  
Blogger Laura said...

This comment has been removed by the author.

10:05 PM  
Blogger Laura said...

Concordo con saretta, foto e testo combaciano alla grande...e noto con piacere che hai del talento da vendere che va oltre la fotografia.

bacioni

10:05 PM  
Blogger Andrea Miceli Rovito said...

non sò quali possano essere stati i miei collegamenti mentali, ma ho visto la tua storia disegnata da Ana Bagayan con musiche di Steve Von Till di fondo. Non riesco ad immaginare nulla di più malinconico. sarà la mia follia per Infascelli, o l'amore per il bel pensiero.
bravo Andre...

9:37 PM  
Anonymous Anonymous said...

Yours is much better!

http://www.flickr.com/photos/atram/344308563/in/set-72157594452991101/

Gold//M
www.globalheadline.blogspot.com

8:02 PM  

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